Taxi terapia Lugano

Taxi terapia a Lugano ?

Taxi psicologo - Taxi Lugano

Quando prendere un taxi  diventa la cura.

Quante volte ci è già capitato di sfogarci o raccontare i nostri problemi o condividere i nostri pensieri con l’autista del taxi? Chiedere dell’opinioni su certe situazioni, oppure soltanto parlare su qualcosa del intimo senza essere giudicato se per caso lo raccontasse agli amici o parenti…

Allora, sapiate che a Stoccolma la capitale svedese è possibile!  Prenotando in anticipo, si può salire su un taxi ed iniziare una vera e propria terapia con un psicologo.

la compagnia Taxi Stockholm, di Stoccolma, ha introdotto la Taxi Terapia; prendi il taxi e…. Parli col psicologo.

Il bello è che si paga solo la corsa niente costi extra – e si può sfruttare il servizio per brevi distanze o, al contrario, restare sulla macchina quanto si vuole. Il tutto in relazione al tipo di terapia che si vuole sostenere.
Inoltre, non c’è la preoccupazione di dover parlare di cose private davanti al tassista. Sicuro? Si, al tassista viene chiesto di firmare dei documenti in cui si impegna a non rivelare quanto sentito durante la terapia.

Si, ok, però e giustamente uno si può chiedere, “ma perché dovrei salire su un taxi per parlare con un psicologo?”

Secondo un questionario condotto dalla medesima compagnia di Stoccolma, il 70% dell’inquisiti ha risposto che una corsa con questi professionisti sarebbe un buon momento per pensare e riflettere su i loro problemi ed angosce.

Le persone vivono in un periodo nel quale le tempistiche sono tutto ed i ritmi sono frenetici. Non abbiamo più tempo per “parlare al cuore”. Guardiamo l’orologio più volte di quante sorridiamo in un giorno e soprattutto viviamo in un mondo di scetticismo e diffidenza.

Certo che la Taxi terapia non potrà mai essere la soluzione o sostituire la “tradizionale”, comunque, provarla potrebbe essere molto più divertente che giocare col cellulare.

E voi? Cosa ne pensate? Se questi taxi venissero anche a Lugano, li utilizzeresti? Nell’attesa limitiamoci ad una gran bella chiacchierata con l’autista “tradizionale”

 

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